08 luglio 2021

Sostenibilità ambientale e sociale - un tema sempre più presente nei lavori dei ragazzi

Se mai ci fosse stato bisogno di ulteriori conferme, anche quest’anno l’analisi dei lavori elaborati ha dimostrato la familiarità degli studenti con il concetto di sviluppo sostenibile, nonché la consapevolezza delle azioni da intraprendere con urgenza sui temi della preservazione della vita del Pianeta e sui temi della povertà. Le simulazioni di impresa, infatti, sono state fortemente caratterizzate da un’impronta sostenibile.

Indubbiamente la Sostenibilità fa oggi parte della cultura dei giovani e catalizza la loro attenzione, ma pensiamo a come il percorso di educazione “I Casi della Vita”, incentrato sui concetti del rischio e della prevenzione, sia anche un percorso di educazione alla Sostenibilità. Il nostro percorso, ponendosi l’obiettivo di insegnare a gestire i rischi in maniera corretta per raggiungere obiettivi individuali o di impresa, permette di sviluppare la capacità di pianificare nel medio-lungo termine, che è il medesimo concetto, su più larga scala, che sta alla base dello sviluppo sostenibile della nostra società. Si tratta infatti di favorire la consapevolezza della necessità di individuare strategie per la gestione di risorse limitate, come il denaro e il tempo, abituandosi a ragionare in termini di scelte intertemporali, proprio come è richiesto per l’uso di altre risorse scarse quali, ad esempio, quelle naturali.

E per proseguire il parallelo, come per lo sviluppo sostenibile il nostro progetto si pone gli obiettivi di accrescere la consapevolezza sulle conseguenze a medio lungo termine delle nostre scelte, di comprendere i rischi e le opportunità sottostanti alle azioni che intraprendiamo per migliorare il benessere e il livello di protezione nostri e delle generazioni future. Si tratta quindi di sviluppare:
- conoscenze: la comprensione dei concetti tecnici di base per fare scelte utili;
- comportamenti: la gestione di un budget, l’utilizzo di adeguati strumenti assicurativi e previdenziali, la fissazione di obiettivi nel breve e nel lungo termine;
- attitudini: la resilienza, l’orientamento al risparmio e alla pianificazione precauzionale in un’ottica di lungo periodo, gestire correttamente le proprie risorse nell’arco della vita.

Si tratta di concetti che ritornano fortemente nelle ultime raccomandazioni OCSE (https://www.quellocheconta.gov.it/it/pdf/news/Raccomandazione-OCSE-Finlit-ITA-2.pdf) per i programmi di alfabetizzazione finanziaria per facilitare le decisioni sulle questioni assicurative. Si afferma la necessità che i percorsi didattici come il nostro:

1) promuovano una cultura della responsabilità per incoraggiare la tutela personale e la prevenzione, in particolare favorendo la comprensione di concetti relativi al rischio, alla mitigazione dei rischi e agli indennizzi, nonché la comprensione delle possibilità offerte da strumenti assicurativi e da meccanismi e prodotti assicurativi di base;
2) forniscano informazioni e strumenti appropriati per utilizzare al meglio i prodotti assicurativi in base alla loro situazione personale;
3) promuovano e sviluppino programmi e campagne di prevenzione e informazione riguardanti i rischi di danni elevati, i prodotti assicurativi innovativi o complessi, compresi i prodotti forniti tramite la tecnologia digitale (definiti a volte insurtech) e quelli che implicano un maggiore trasferimento di rischi ai consumatori, nonché eventuali casi di sottoassicurazione, stipula di più contratti sullo stesso rischio e/o sovrassicurazione.

Con il perdurare della pandemia, sempre di più l’educazione finanziaria deve inoltre coniugarsi con la digitalizzazione: secondo l’OCSE sono entrambi potenziali strumenti di inclusione finanziaria e quindi di Sostenibilità e di Equità.

E voi ragazzi, come pensate che si possa ancora meglio coniugare e integrare la Sostenibilità con il nostro percorso dei “Casi della Vita”? Parlatene ai vostri formatori, per condividere e realizzare le vostre idee!